Marco Bersanetti
Il bugiardo
acrilico, cartoncino, Calce, plastica, iuta, Colla e spray su tela, cm 100×100
Marco Bersanetti nasce a Parma il 16/08/1986.
La pittura è una passione nata da bambino, da 8 a 15 anni frequenta la bottega di pittura della Maestra Antonella Bonacini, a Noceto. Poi lo sport lo allontana dalla pittura per qualche anno, ma la passione rimasta latente torna a farsi sentire e torna a dipingere. Nel poco tempo che gli lascia il lavoro, realizza una cinquantina di opere, di queste, 25 vengono esposte durante la sua prima mostra personale dello scorso aprile, intitolata Cromatismi Materici presso il castello della musica di Noceto, dove presente anche il critico d’arte Silvia Bonomini, firma di Exibart, che commenta come la gestualità sia un elemento fondamentale all’interno delle opere. Marco dipinge cogliendo lo stato d’animo del momento e racchiude le emozioni in quadri che esprimono la sua energia e il suo entusiasmo nella vita. L’uso della juta si avvicina allo stile informale di Alberto Burri, la matericità sembra ricordare l’Art Brut di Jean Dubuffet, non mancano lavori dove il colore sembra stato inserito sulla tela con la tecnica usata da Jackson Pollock. Un’esplosione di colori tanto intensi e diversi, mischiati a materiali d’altro uso, che danno vita a opere destinate ad attirare l’attenzione per la naturalezza con cui paiono realizzate, come idee dettate da un’emozione o da una intuizione visiva commenta inoltre il critico d’arte della Gazzetta di Parma Stefania Provinciali intervenuta alla mostra. Tra i vari apprezzamenti ricevuti spicca quella di Vittorio Sgarbi, al quale in occasione di un suo incontro pubblico è stata donata un’opera.
Il 20 ottobre 2017 espone un opera a palazzo Zenobio, padiglione Armenia a Venezia durante la biennale all’interno di una mostra collettiva organizzata dal critico d’arte Giorgio Grasso.
In seguito ha partecipato alle mostre collettive di Bolzano, Stoccolma, Bologna e San Secondo, arrivato nei 26 finalisti a marzo 2018 del Premio Ricoh Mondadori a Milano. Il 9 giugno 2018 ritorna a Venezia ad una collettiva presso la scuola grande di San Teodoro Rialto, aperta dal critico Vittorio Sgarbi.