Gladys Sica
La Rabbia, olio su tela, cm 70×100
Gladys Sica (1959) Artista visiva, poetessa italo-argentina e meditante, dopo aver attraversato l’oceano varie volte, nei due sensi d’andata e di ritorno fra Buenos Aires e Milano, ora vive e lavora da più di venticinque anni in Italia.
Professoressa di Scultura, Disegno e Storia dell’Arte, vincitrice di oltre cinquanta premi artistici e letterari.
Realizza più di venti mostre Personali, la prima in Italia alla Galleria “Ciovasso” di Milano e numerosi Murales latinoamericani, due dei quali di m. 130 x 3.
I suoi lavori sono presenti in cataloghi artistici e collezioni pubbliche e private d’Argentina, Italia, Francia, Svizzera, Spagna.
E’ presente in antologie, cataloghi, biblioteche, riviste e siti web d’Italia, Spagna, Grecia, Usa, Argentina, Cile, Colombia, Perù, Venezuela, Messico.
Ha collaborato con le riviste italiane di letteratura e arte “Controcorrente” e “Alla Bottega”, inoltre è corrispondente in Italia della rivista “Generación abierta” d’Argentina, con recensioni su artisti e mostre, interviste e traduzioni di poeti.
Interviste all’autrice: Rivista letteraria “Jirones de Azul” di Spagna, Rivista di arte e poesia “Alla Bottega” di Italia, Rivista artistico e culturale “Generación abierta” d’Argentina.
Testi critici sulla sua opera: Gianmario Lucini, Rossana Bossaglia, Marco Saya, Massimo Giannotta, Fortuna Della Porta, Franco De Faveri, Giorgio Seveso, Giuseppe Possa, Sergio Spadaro, Iole Natoli, Daniela Bolsi, Marzia Mazza, Domenico Cara, Franco Migliaccio, Gianni Pre, Raffaele De Grada in Italia. Guillermo Cuello, Luis Calvo, Osvaldo Argento, Luis Benítez in Argentina.
Libri pubblicati:“Vento atlantico” vincitore del concorso poetico “Controcorrente” Milano, 2009; “Nel fuoco del silenzio –il viaggio” vincitore del concorso “Antonia Pozzi” Milano, 2005 e “Ternura animal” Finalista Concorso di poesia “Ramón Plaza” Buenos Aires,1996.
Breve descrizione del mio lavoro
I due lavori inviati sono prevalentemente fatti a spatola, legati a un espressionismo materico, mostrano pezzi dell’ombra dell’anima, in questo caso, la rabbia e certa ambiguità con cui ognuno di noi è chiamato a fare i conti.